Piazza San Marco
L'Hotel Wildner è situato a pochi passi da Piazza San Marco. Abbiamo il piacere di condividere qui alcune curiosità che non si leggono su tutte le guide di Venezia...
Il crollo del campanile di San Marco.
Il 14 luglio 190 il Campanile di San Marco crollò all’improvviso su se stesso, ma senza causare vittime. Il campanile nacque con la funzione di torre di avvistamento e faro, e veniva chiamato affettuosamente dai veneziani “El paron de casa” (il padrone di casa).
La leggenda narra che la statua dell’angelo rimase intatta, e cadde proprio sui gradini della Basilica, ma senza creare alcun danno. Le macerie del campanile furono gettate in mare dai veneziani con una funzione simile ad una funebre.
Le due colonne rosse di Palazzo Ducale
La nona e la decima colonna della loggia del primo piano del Palazzo Ducale sono rosse. Qui vi si affacciava il Doge per assistere alle cerimonie e agli spettacoli che si svolgevano in Piazza, e sempre da qui, sembra venissero annunciate le sentenze di morte.
La colonna dannata
Un tempo il colonnato del palazzo Ducale finiva direttamente in Laguna. Si dice che ad alcuni condannati a morte, per offrire loro la possibilità di salvarsi la vita, venisse data la possibilità di girare attorno alla colonna senza cadere in acqua. Se riuscivano nel compito avrebbero avuto salva la vita.
Il compito era praticamente impossibile, perchè la base era molto stretta e scivolosa, e per la messinscena veniva scelta proprio la colonna con la base più stretta, la terza colonna sul lato che si affaccia alla laguna, partendo dall’angolo… provare per credere!!
Le colonne di San Teodoro e San Marco
All’apice delle colonne si trovano le statue di San Teodoro, protettore di Venezia, e del leone alato simbolo di San Marco. Queste furono portate da Costantinopoli dal comandante Jacopo Orseolo Falier di ritorno dalla seconda crociata, come dono per il doge e simbolo di Venezia. Le colonne sarebbero dovute essere 3, una per supportare la statua del doge, ma durante lo sbarco questa affondò e non fu mai recuperata.L’ingegnere Niccolò Baratteri fu colui che riuscì ad erigere le colonne, con un sistema di corde bagnate che si tiravano una volta asciutte, sollevando le imponenti opere. In cambio, si narra che ottenne la privatizzazione per il gioco d’azzardo da svolgersi solo nello spazio tra le due colonne, arricchendosi enormemente.
In epoca medievale I sentenziati a morte venivano giustiziati ed appesi tra le due colonne. Da qui il detto veneziano “Te fasso vedar mi, che ora che xe”, perché l’ultima cosa che i condannati vedevano era la torre dell’orologio.
Le due luci sul palazzo ducale
sul lato sud-ovest di Palazzo Ducale di notte si vedono due piccole luci sempre accese e sono li per ricordare uno dei pochi errori giudiziari della Serenissima, quello che hanno portato un uomo innocente – il fornaio Piero Tasca (torturato fino a falsa confessione) – ad essere condannato a morte il 22 marzo 1507.
Il bocolo di San Marco
E’ la storia di un amore contrastato tra Maria, la figlia del Doge, ed un giovane di umili origini, Tancredi. Per conquistare l’approvazione del padre Maria consiglia all'amato di arruolarsi nella guerra contro i turchi, in modo da far passare in secondo piano la propria umile condizione una volta tornato glorioso dalla battaglia. Tancredi dimostrò il suo grande valore, ma un giorno fu ferito mortalmente e cadde su un roseto; prima di morire fece recapitare alla sua amata un bocciolo di rosa tinto del suo sangue come come pegno del suo amore. Il 25 Aprile Maria fu trovata morta nel suo letto con il bocciolo sul petto, e da allora i veneziani in questa data regalano un bocciolo di rosa alla propria amata.